Villaggi in miniatura – dopo 6 anni la passione è ancora intatta

Villaggi in miniatura
particolare dal mio primo villaggio

Villaggi in miniatura – fino al 2016 non sapevo cosa fossero. Quando li ho scoperti è nata subito una passione che dura ancora oggi con immutata forza. Qualcuno dice che è una passione molto costosa. E’ vero, ma neanche tanto, visto che esistono hobby molto più costosi di questo. Soprattutto se non ci si lascia prendere la mano dalla frenesia degli acquisti compulsivi. Io per esempio acquisto solo prodotti funzionali ai progetti che ho in mente di realizzare. Inoltre scelgo e compro prodotti di marche diverse anche al di fuori del mondo dei villaggi. Mi piace rompere gli schemi e scoprire accostamenti sempre nuovi oppure creare da me oggetti originali che si possano adattare all’interno di un villaggio.

Villaggi in miniatura
Pensilina autocostruita

Come sapete esistono svariati “temi” che identificano un villaggio in miniatura. Nei primi anni io facevo un villaggio di Natale che era un misto tra “Vail” e “Caddington” per usare le terminologie Lemax. Successivamente ho iniziato a sviluppare un mio tema personale, realizzando il primo piccolo villaggio dedicato a Montmartre, il celebre quartiere di Parigi. L’ho riproposto ogni anno ingrandendolo sempre più fino a diventare un omaggio a tutta Parigi. Poi con la scusa di utilizzare per la prima volta il sistema Magnorail per far muovere alcune macchine Lemax, ho fatto un piccolo villaggio cittadino ambientato intorno agli anni 40/50 del 1900. Non l’ho più rifatto perché’ non mi soddisfaceva del tutto. Spero prima o poi di riuscire a fare un “Christmas in the city” fatto bene.

Progetti futuri

Da un paio di anni, visto il pochissimo spazio che ho a disposizione per i villaggi, e visto che mi piace realizzare temi diversi, non solo il Christmas village, ho deciso di distribuirli nel tempo. Utilizzando lo stesso spazio, a turno. Al momento solo tre tipi. Attualmente ho ancora montato il villaggio parigino che smonterò entro giugno. Dopo ferragosto partirò con il villaggio vittoriano / Dickens. A fine ottobre smonterò questo e inizierò a preparare il villaggio di Natale. Appena mi sarà possibile vorrei inserire nel giro qualcosa tipo Christmas in the city della Department 56. Sarà realizzato fuori dal periodo natalizio quindi sarà più un “winter in the city”.

Villaggi in miniatura

2022 – Considerazioni

Fino ad oggi, per quest’anno ho comprato solo 4 edifici e alcuni personaggi. 3 su ebay dagli USA e 1 dall’Olanda. Visto l’aumento considerevole dei prezzi sul nuovo, non credo comprerò molto altro. Forse qualcosa della nuova collezione in periodi di sconti tipo black friday. Vista l’esperienza dell’anno scorso sui pezzi in movimento (due pezzi guasti su due ordinati) credo che per quest’anno non ne prenderò nessuno.

Anche sull’usato, la situazione non è rosea. Il mercato è stato artificialmente gonfiato diffondendo la ricerca compulsiva dei pezzi ritirati. Come se fossero pezzi estremamente rari e quindi di gran valore. Ma nessuno si chiede come mai si trovano ancora oggi casette ritirate da 15 o 20 anni. E fino all’anno scorso gli stessi pezzi ritirati da tempo e quest’anno richiestissimi, erano facilmente reperibili a prezzi normali. Anche i pezzi particolarmente richiesti su cui quest’anno c’è stata la corsa all’accaparramento sono sicuro che nei prossimi anni, passata la sbornia si ritroveranno facilmente a prezzi più accettabili.

Per finire un mio pensiero: un villaggio non diventa bello perché’ esponi dei pezzi rari e costosi. La bellezza la acquisisce sulla base della cura e della passione che ci hai messo nel realizzarlo. Anche con pezzi considerati “poveri” o addirittura autocostruiti. Il segreto è riuscire ad accostare pezzi che siano coerenti, rispettando, nei limiti del possibile, le proporzioni. La vera passione fa il resto. Un caro saluto a tutti! 

Villaggi in miniatura

4 Risposte a “Villaggi in miniatura – dopo 6 anni la passione è ancora intatta”

  1. Salve avrei bisogno di un consiglio: ho acquistato per il mio villaggio dei pezzi dept 56 sia animati che illuminati, come devo comportarmi per l’illuminazione? basta solo un convertitore di presa ( da americana a europea?) oppure per il voltaggio devo usare qualcosa altro?

    1. Ciao Monica, grazie per il commento. Prima di tutto mi scuso per il ritardo nella risposta, ma sono stato molto impegnato nella realizzazione, prima del villaggio e poi del Presepe, e non ho controllato la posta del sito per piu’di una settimana. Spero di essere in tempo per la risposta. I pezzi Dept 56 in movimento hanno bisogno di 120V in ingresso. Quindi se usi il loro alimentatore originale hai bisogno di un trasformatore da 220V a 110 oppure 120V. In alternativa devi vedere che tensione fornisce in uscita il loro alimentatore originale e valutare se e’possibile usare un nostro alimentatore a 220v che fornisca in uscita la stessa tensione. Per le casette che sono solo illuminate puoi utilizzare i vecchi bulbi Lemax o Luville con il loro alimentatore oppure optare per la soluzione a led che ho descritto in un mio articolo in questo sito: https://minivillages.altervista.org/luci-alternative-per-casette/ spero di essere stato utile. Scusa ancora per il ritardo

  2. Caro Cesare complimenti. Adoro il tuo approccio non esclusivo ma armonioso e lo condivido pienamente.
    Io ho iniziato 2015 con i pezzi del presepe di quando ero bambina affiancati dal treno.Lemax, piccola baita Lemax su montagna plasticosa Lemax ….. gennaio 2021 incappo in un gruppo di villagisti su fb … è stato l’inizio di un amore stimolante e la scoperta che tutto si può fare… basta passione e pazienza..

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